Frasi di “La banalità del male. Eichmann a Gerusalemme” 12 citazioni. “Quel che ora penso veramente è che il male non è mai ‘radicale’, ma soltanto estremo, e che non possegga né profondità né una dimensione demoniaca. Esso può invadere e devastare il mondo intero, perché si espande sulla superficie come un fungo.. Genesi dell’opera. La lettera Eichmann a Gerusalemme: resoconto sulla banalità del male è sostanzialmente il diario dell’autrice, inviata del settimanale The New Yorker, sulle sedute del processo ad Adolf Eichmann.Arendt scrisse cinque articoli per la rivista tra febbraio e marzo del 1963 che, nel maggio dello stesso anno, con integrazioni, uscirono in forma di libro.
Caso Eichmann, banalità del male? Il pensiero di uno psicanalista Odon.it
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La banalità del male. Autore: Hannah Arendt. Genere: Filosofia e Sociologia. Categoria: Saggistica. Casa editrice: Feltrinelli. ” La banalità del male. Eichmann a Gerusalemme “, saggio di Hannah.. La banalità del male – Hanna Arendt. La banalità del male è una riflessione sull’olocausto, incentrata e sviluppata sulla base del reportage sul processo a Adolf Eichmann (1906-1962), tenuto a Gerusalemme, sotto un tribunale israeliano. Hannah Arendt non si limita solamente a riportare i fatti emersi all’interno del processo, ma amplia.